Articolo di attualità: panoramica sulle proposte dei vari partiti sul tema dell’Istruzione
INTRODUZIONE
Il tema dei tagli alla ricerca e all’istruzione è una delle questioni più annose della politica e della governance. Pur nella consapevolezza dell‘importanza strategica della ricerca e dell’importanza educativa, sin dalla prima infanzia, dell’istruzione, milioni di studenti – dal primo ciclo dell’infanzia fino all’Università – nel corso degli ultimi anni hanno subito l’effetto di tagli indiscriminati non legati tra loro da una logica di revisione razionale ed integrata.
E poichè siamo appena entrati nel vivo del dibattito politico, in vista delle future elezioni del 24 e 25 febbraio, gli aspiranti deputati e senatori nonchè premier, non tralasciano nessun aspetto e dunque ci si ritrova a fare scenari su cosa aspetta gli studenti ma anche i docenti – di ogni ordine e grado – e i ricercatori italiani.
Alla luce della bufera mediatica che si è scatenata alla dichiarazione del premier Monti di limitare la chiusura delle scuole ad un mese estivo, è opportuno fare chiarezza sugli slogan lanciati in questi giorni.
LE PROPOSTE DEL PD
Il PD punta ad allineare la percentuale dell’istruzione sul PIL al pari della media dei paesi OCSE e cioè 6,3% essendo fermi al 4,9%. Ciò significa puntare sugli investimenti a partire dall’asilo nido e, in una logica di continuità, fino all’Università. Inoltre bisogna anche puntare sulla rimozione delle cause che comportano disagio e conseguente abbandono scolastico.
Per quanto riguarda la ricerca, il PD propone un rifinanziamento del fondo di finanziamento ordinario degli atenei (Ffo) che andrà portato a 7 miliardi per dare nuova linfa vitale alla ricerca universitaria in affanno.
LE PROPOSTE DEL PdL
Il PdL argomenta sull’Università e propone una ripartizione qualitativa del Ffo e la valorizzazione dell’inglese in tutti i corsi di laurea. Per la scuola, il partito di cui è leader Silvio Berlusconi, propone il potenziamento dell’autonomia scolastica soprattutto in ordine alla scelta dei docenti e nell’offerta formativa.
LE PROPOSTE DELLA LISTA MONTI
La coalizione guidata dal Prof. Monti propone la valorizzazione del capitale umano che si basa sulla valutazione e conseguente premiazione dei docenti e dei dirigenti scolastici più meritevoli. In altre parola punta sulla meritocrazia degli operatori dell’istruzione.
E sostanzialmente su tale punto è concorde anche il movimento di Oscar Giannino perchè meritocrazia equivarrebbe a migliorare la qualità.
LE PROPOSTE DEL MOVIMENTO 5 STELLE DI BEPPE GRILLO
Il M5S, guidato da Beppe Grillo fa ritornare con forza il tema dell’inglese (che dovrebbe partire dall’asilo nido) e propone con decisione l’abolizione della legge Gelmini ed il sostegno della ricerca indipendente. Allo stesso modo, nella consapevolezza di stare nel pieno dell’era digitale, propone un rafforzamento della fruizione di Internet, la sostituzione del libro cartaceo con quello elettronico e le lezioni universitarie online.
LE PROPOSTE DEL GRUPPO RIVOLUZIONE CIVILE
Il gruppo Rivoluzione civile di cui è leader Antonio Ingroa, si batte sui temi tradizionali e cioè la difesa della scuola, dell’Università e della ricerca pubblica nella lungimiranza del fatto che l’innovazione è anche rinnovamento della tradizione.
E per conlcudere questo articolo, ecco un elenco di risorse a tema e link utili per ulteriori approfondimenti:
- Sito ufficiale del Governo: Speciale Elezioni 2013 www.interno.gov.it
- Confronto tra i vari programmi elettorali: www.leggioggi.it
- Ministero della Pubblica Istruzione: www.istruzione.it